Paesaggi Espansi

Diamo inizio al workshop curatoriale



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Dopo la grande partecipazione all'open call, il workshop curatoriale, a cura di Maria Giovanna Mancini e Gianpaolo Cacciottolo, organizzato e sostenuto da Spazio Murat e Fondazione Changes, con il partenariato del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", sta per iniziare.

Desideriamo innanzitutto ringraziare tutti i candidati e le candidate che hanno risposto con entusiasmo. L'alta qualità delle proposte ricevute conferma l'importanza di un percorso di ricerca dedicato a esplorare nuove metodologie per la critica d’arte e la curatela.

Paesaggi Espansi si propone di superare l'idea del paesaggio come semplice veduta, per indagarlo come uno spazio politico, un dispositivo relazionale e un luogo dove pratiche artistiche e dinamiche partecipative si intrecciano. Il workshop offre a un gruppo selezionato di giovani studenti e curatori la possibilità di lavorare a stretto contatto con importanti professionisti e studiosi internazionali.

Siamo entusiasti di presentare gli ospiti che guideranno i partecipanti in questo percorso.

 

I docenti del workshop

Lucrezia Cippitelli: Ph.D, docente di Estetica all'Academia di Belle Arti di Brera, Co-direttrice artistica di Kunst Meran - Merano Arte, co-direttrice di Arthub Asia. Dai primi anni Duemila si occupa di epistemologie non occidentali, modernismi comparati e pratiche di ricerca artistica site-specific e di sconfinamento. Ha curato e diretto diverse Biennali internazionali ed esposizioni nei maggiori musei italiani (Gallerie degli Uffizi, Firenze; Musei Reali, Torino; Museo delle Civiltà, Roma).

Michele Guido: artista originario di Aradeo (Lecce), vive e lavora a Milano. Formatosi all'Accademia di Brera, la sua ricerca si concentra sui "garden project". Attraverso pratiche multidisciplinari, indaga l'architettura vegetale, la biodiversità e il rapporto tra l'origine geografica delle piante e la cultura dei loro luoghi di provenienza, spesso in collaborazione con banche dei semi.

Viktor Misiano: curatore e teorico di fama internazionale, nato a Mosca. È stato curatore al Museo Puškin e direttore del Centro di Arte Contemporanea (CAC) di Mosca. Ha curato la partecipazione russa a diverse Biennali di Venezia (1995, 2003) ed è stato nel team curatoriale di Manifesta I (1996). Ha fondato il "Moscow Art Magazine" (1993) e il "Manifesta Journal" (2003). È autore di testi fondamentali sulla curatela e vive tra Mosca e Cisternino (Italia).

 

Il calendario del workshop

Il percorso si svilupperà attraverso quattro intense giornate di seminari, masterclass ed esercitazioni pratiche, che porteranno alla progettazione di un evento finale.

  • 8 Novembre: seminario di Lucrezia Cippitelli sul rapporto tra pratica curatoriale, paesaggio e dinamiche partecipative, seguito da attività laboratoriali.
  • 16 Novembre: masterclass di Viktor Misiano, con il contributo di Gianpaolo Cacciottolo, dedicata al modello dell'archivio e ai diversi formati critici e curatoriali.
  • 22 Novembre: visita guidata presso il Museo Orto Botanico dell'Università di Bari, un momento di indagine sul campo.
  • 23 Novembre: Open Studio e laboratorio di progettazione espositiva con l'artista Michele Guido.
  • 26-27 Novembre: giornate dedicate all'allestimento della mostra finale.
  • 28 Novembre: inaugurazione e presentazione pubblica del progetto finale, risultato del percorso laboratoriale.
  • 4 dicembre: disallestimento

 

I curatori

Maria Giovanna Mancini, professoressa associata, insegna Storia dell’arte contemporanea e Storia della Fotografia all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Dal 2011 tra i suoi temi di ricerca vi è lo studio, l’analisi e la critica dell’arte nello spazio pubblico a cui ha dedicato monografie (L’arte nello spazio pubblico: una prospettiva critica, Plectica, 2011; Arte civile, a cura di M.G. Mancini e M.G. Porcelli, Arshake, 2024), saggi e convegni. Di recente si è occupata dello studio del paesaggio con un particolare interesse alla proposta fotografica che indaga gli scenari meridionali. Inoltre, sul tema del paesaggio, la sua ricerca ha privilegiato lo studio degli interventi artistici nelle zone rurali con pratiche di agro-forestazione. Su questi argomenti vertono la sua prossima monografia (Gli Ori, Pistoia) e il volume collettivo Fare paesaggio in Puglia (Edipuglia, Bari). Si è occupata, inoltre, dei metodi della storia dell’arte in relazione ad alcuni nuclei teorici come l’archivio, i Big data, la global art e le questioni identitarie e di genere. Infine, ha studiato il rapporto tra arte, fotografia e critica d’arte in Italia dagli anni ’70.

Gianpaolo Cacciottolo, PhD in Metodi e Metodologie della Ricerca Archeologica e Storico-Artistica presso l’Università degli Studi di Salerno. È stato Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Laureato in Storia e Critica d’Arte (Laurea Magistrale) e Scienze dei Beni Culturali (Laurea Triennale). Tiene Laboratori di Curatela e Progettazione espositiva presso il DiSPaC (Università di Salerno) e presso il DIRIUM (Università di Bari). È Coordinatore delle attività culturali della sede salernitana della Fondazione Filiberto e Bianca Menna, dove cura con Massimo Maiorino la rassegna “Arte di sera” e progetti espositivi site-specific. È Direttore del Civico Museo Archivio di Etno-Antropologia e Arte Contemporanea di Campagna (Sa). Tra le pubblicazioni più recenti la monografia Traiettorie italiane. Critica d’arte, curatela e identità nazionale (postmedia books 2024), che ha vinto il “Premio alla migliore tesi di Dottorato sull’arte italiana del XXI secolo” promosso dalla Quadriennale di Roma. È socio Sisca (Associazione italiana di Storia della Critica d’Arte). Ha scritto saggi e articoli sull’arte, la critica e la curatela contemporanea per riviste di Classe A, scientifiche e di settore.

 

​​Paesaggi espansi si avvale del sostegno di Fondazione CHANGES e di Spazio Murat, del partenariato del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica, della collaborazione del Sistema Museale d’Ateneo, del Museo Orto Botanico afferente al Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".









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