Agenti patogeni e morfogenesi del disegno. Tremila opere in fieri.
Dall'11 Luglio al 5 Settembre una personale di Cesare Pietroiusti con un testo critico di Jens Hauser
11 Luglio - 5 Settembre 2024
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Acqua satura di sale, ossido di ferro e Aspergillus niger: sono questi gli agenti fisici, chimici e biologici che, nel corso dell'esposizione - dall'11 Luglio al 5 Settembre - creeranno tremila disegni seguendo l'impostazione dell'artista Cesare Pietroiusti.
Agenti patogeni e morfogenesi del disegno è la mostra di Cesare Pietroiusti prodotta da Spazio Murat che indaga e illustra il modo in cui agenti non-umani agiscono nel tempo sulla carta, creando forme, disegni, colori. Il 5 settembre, durante la giornata di chiusura, questi tremila disegni saranno autografati e regalati dall'artista a chiunque ne faccia richiesta.
Il tempo, la delega di autorialità e la messa in questione dell'opera come oggetto di valore economico sono tre concetti fondamentali a cui si lega la ricerca di Cesare Pietroiusti e che trovano pieno compimento in questo lavoro per Spazio Murat.
Scrive Jens Hauser, studioso dei media, scrittore, curatore d'arte e autore del testo critico che accompagna il catalogo della mostra:
"Sui 3000 fogli in mostra, forme e motivi emergeranno e si trasformeranno in base a fattori sia abiotici che biotici di agenti applicati alla carta, senza considerare la presenza e il potenziale impatto fisiologico dei visitatori che seguono i percorsi attraverso l'installazione performativa. Il gesto di firmare tutti i pezzi individualmente e di regalarli alla fine della mostra svaluta auto-ironicamente il principio dell'autorialità individuale, quando la contemplazione e la collezione vengono sostituite da interazione, contaminazione e degradazione volontaria, sfuggendo al controllo dell'artista nonostante il set iniziale di regole. I tre 'cavalli da lavoro' scelti per questa occasione da Cesare Pietroiusti rappresentano le tre principali discipline delle scienze naturali moderne nella tradizione occidentale: fisica (cloruro di sodio e acqua), chimica (ossido di ferro) e biologia (muffa Aspergillus niger). Tutti questi agenti sono tradizionalmente una sfida per i conservatori d'arte e i restauratori della carta ma generalmente portano l'ambiguità di avere connotazioni sia negative che positive."
Una mostra da visitare e rivisitare per cogliere il processo e i cambiamenti che gli agenti patogeni apporteranno alla carta, disegnando forme, facendo emergere colori, trasformando la materia, cambiando così i concetti di performance, autorialità e tempo.
L'opening è fissato per Giovedì 11 Luglio alle 19.00. La chiusura della mostra il 5 settembre allo stesso orario.
Gli orari:
Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 20.00
Aperture straordinarie:
Domenica 21/07; 28/07; 11/08; 25/08 dalle 11.00 alle 19.00
Ferragosto 15/08 dalle 10.00 alle 14.00
Ingresso: 2 euro
Cesare Pietroiusti
Nato a Roma nel 1955, vive a Roma.
Laurea in Medicina, 1979, con tesi in Clinica Psichiatrica.
Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, Roma, 1977 e della Rivista di Psicologia dell'Arte, Roma, 1979.
Uno dei coordinatori delle residenze "Oreste", Paliano e Montescaglioso 1997-2000; del progetto "Oreste alla Biennale", 50.ma Biennale di Venezia, giugno-novembre 1999 e del convegno "Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?", Link, Bologna, 1997.
Co-fondatore di Nomads & Residents, New York, 2000.
Membro del Comitato Scientifico e co-curatore del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como, 2006-2011.
MFA Faculty presso Art Institute of Boston at Lesley University, 2009-2016.
Presidente Azienda Speciale Palaexpo, Roma, 2018-2022.
Docente di "Laboratorio Arti Visive", IUAV, Venezia, 2004 – in corso.
Co-fondatore e Presidente della Fondazione Lac o Le Mon, San Cesario di Lecce, 2015 – in corso.
Dal 1977 ha esposto in spazi privati e pubblici, deputati e non, in Italia e all'estero
Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. A partire dal 2004 ha irreversibilmente trasformato altrui banconote; distribuito gratuitamente decine di migliaia di disegni individualmente prodotti e firmati; venduto storie; ingerito banconote al termine di un'asta per poi restituirle al legittimo proprietario dopo l'evacuazione; aperto negozi in cui la merce in vendita sono banconote e la "valuta" con cui si possono acquistare è lo sguardo dell'acquirente; organizzato ristoranti in cui al termine del pasto, invece di pagare, si ricevono i soldi del prezzo del cibo scritto sul menu, allestito mostre in cui le opere sono in vendita non in cambio di denaro, ma delle idee o delle proposte dei visitatori.
www.pensierinonfunzionali.net
www.nonfunctionalthoughts.net
Jens Hauser
Jens Hauser è uno studioso dei media, scrittore e curatore d'arte con sede a Parigi, e il suo campo di interesse è in particolare quello delle interazioni tra arte e tecnologia. Dal 2022 è professore di Storia dell'Arte presso il Karlsruhe Institute of Technology (KIT). È anche ricercatore presso il Medical Museion dell'Università di Copenhagen, nonché illustre membro di facoltà del Dipartimento di Arte, Storia dell'Arte e Design della Michigan State University, dove co-dirige il programma di residenza artistica BRIDGE. All'intersezione tra storia dell'arte ed epistemologia, ha sviluppato una teoria della biomedialità come parte del suo dottorato presso la Ruhr-Universität Bochum. Possiede anche una laurea in giornalismo scientifico presso l'Université François Rabelais di Tours. Già giornalista e regista, è stato collaboratore e fondatore del canale culturale europeo ARTE dal 1992. Come curatore, ha organizzato circa 30 mostre e festival internazionali.